La battaglia della Molinella
L'agro molinellese fu teatro di un importante fatto d'arme: la battaglia della Riccardina o della Molinella.
Sabato 25 luglio 1467 si scontrarono le truppe del famoso capitano Bartolomeo Colleoni, che curava gli interessi di Venezia, e quelle di Federico da Montefeltro, duca di Urbino, alleato con i Medici, gli Sforza, il re di Napoli Ferdinando d'Aragona e Giovanni II Bentivoglio signore di Bologna.
I due eserciti vennero a contatto fra San Martino in Argine, frazione di Molinella e Mezzolara, sulla riva sinistra dell'Idice.
In questa battaglia, per la prima volta, si impiegarono le armi da fuoco come una moderna artiglieria da campagna.
Alla genialità del Colleoni si deve infatti l'invenzione di artiglierie mobili costituite da colubrine e da spingarde montate su affusto, molto più maneggevoli di quelle degli avversari che dovevano portarle su carri e scaricarle per l'impiego in battaglia.
Fra i feriti della battaglia il più illustre fu Ercole I d'Este, colpito ad un piede da una spingarda.
L'episodio viene ricordato dall'Ariosto nell' "Orlando Furioso" (canto III) con questi versi:
"Ercole or vieni ch'al suo vicin rinfaccia,
col piu' mezzo arso e con quei debol passi,
come a Budrio col petto e con la faccia
il campo volto in fuga gli fermassi"
Dopo la battaglia, il cui esito rimase incerto, il Colleoni si rifugiò a Molinella, dove si ammalò di malaria, malattia che presumibilmente lo condusse a morte otto anni dopo nel suo castello di Malpaga, in provincia di Bergamo.
Il 12 maggio 2018, presso il cortile della Biblioteca comunale di Molinella, è stata inaugurata la riproduzione muraria dell'affresco del 1467 raffigurante la Battaglia della Riccardina o della Molinella attribuito al Romanino e sito nel castello di Malpaga a Cavernago (Bergamo).
Informazioni e foto sono disponibili su Google Maps:
La battaglia della Riccardina o della Molinella.