Flora e fauna
Nella pianura tra Bologna e Ferrara, il territorio del Comune di Molinella, come quelli dei vicini Comuni di Malalbergo, Medicina e Argenta, detiene ancora una sorta di primato relativamente alla presenza, all'abbondanza e alla diversità di specie vegetali e animali legate agli ambienti acquatici, quali paludi, risaie e corsi d'acqua, che un tempo si estendevano sulla maggior parte del territorio.
Ma forse non tutti sanno che proprio il comprensorio di Molinella detiene un altro interessante primato a livello nazionale: quello del numero di imprenditori agricoli che hanno deciso di assecondare la "secolare e naturale vocazione" del territorio ripristinando, nel corso degli anni '90, quasi 300 ettari di zone umide permanenti e di prati umidi (zone umide temporanee) su seminativi ritirati dalla produzione, in applicazione del Regolamento (CEE) 2078/92, allo scopo di creare ambienti idonei a garantire la sopravvivenza e la riproduzione della fauna e della flora selvatiche.
Quindi la fauna e la flora selvatiche delle zone umide non sono più vestigia del passato ma elementi di un ecosistema in lenta ma costante ripresa che testimoniano la concretezza del nuovo ruolo assunto da alcuni imprenditori agricoli nella salvaguardia e nella gestione delle risorse naturali del territorio.
Particolare attenzione meritano alcune specie cosiddette alloctone o esotiche cioè a quelle specie non originarie dei nostri ambienti.
A questo gruppo appartengono, oltre a specie da secoli naturalizzate per scopi alimentari, quali ad esempio il Pomodoro e il Mais, anche animali come la Nutria, il Siluro e il Gambero americano, o vegetali come il Paspalum distichum e l'Amorpha fruticosa.
Alcune delle suddette specie, la cui colonizzazione è molto recente o addirittura ancora in corso, hanno spesso rilevanti effetti negativi sulle comunità vegetali e animali delle zone umide che si vorrebbero favorire e il loro controllo richiede un elevato impegno a cui tutti, Amministrazioni pubbliche e cittadini, possono contribuire.