Dichiarazione di morte
Denuncia di morte
La dichiarazione di morte è la denuncia, obbligatoria per legge, della morte ai fini dell'iscrizione del decesso nel registro comunale dello stato civile.
A seguito di questa dichiarazione, l'ufficiale di stato civile redige l'atto di morte.
L'atto di morte
L'atto di morte viene redatto dall'ufficiale dello stato civile del Comune in cui è avvenuto il decesso, sia che si tratti di ospedale o casa di cura, sia che si tratti di abitazione privata o qualsiasi altro luogo.
Quando il luogo del decesso non è identificabile con certezza, l'atto di morte sarà redatto dall'ufficiale di stato civile del Comune in cui il cadavere è stato deposto.
L'atto di morte contiene l'indicazione del luogo, del giorno e dell'ora della morte nonché il nome, il cognome, il luogo e la data di nascita, la residenza e la cittadinanza del defunto. In aggiunta a questi dati, l'atto di morte indicherà il nome e il cognome del coniuge del defunto e le generalità del dichiarante.
Chi può presentare la dichiarazione di morte
La dichiarazione di morte può essere presentata da uno dei congiunti, dalla persona convivente con il defunto, da un delegato dei congiunti o del convivente o, in mancanza, una persona informata dei fatti.
Per congiunti si intendono le persone legate al defunto da matrimonio, unione civile o da vincoli di parentela, mentre per conviventi si intendono coloro che coabitavano con il defunto, indipendentemente dalle motivazioni della coabitazione.
Di norma sono gli addetti delle imprese funebri ad occuparsi della dichiarazione di morte i quali, sempre più spesso, si fanno carico delle incombenze amministrative conseguenti al decesso.
Se, invece, la morte è avvenuta in ospedale, casa di cura, di riposo o altro tipo di istituto, dovrà essere il direttore (o suo delegato) dell'ospedale o casa di cura o altro, a trasmettere un avviso di morte all'ufficio di stato civile del Comune di decesso.
Tale avviso si concretizza in una comunicazione scritta in cui si indica nome e cognome del defunto, luogo e data di nascita, Comune di residenza, data di morte, oltre ad altre informazioni eventualmente conosciute, quali stato civile, nome del coniuge, ecc..
L'ufficiale di stato civile che riceve la dichiarazione o l'avviso di morte, redigerà l'atto di morte e ne darà comunicazione agli ufficiali dello stato civile del Comune di nascita e del Comune di residenza del defunto (se diversi dal Comune in cui è avvenuto il decesso).
Una volta redatto l'atto di morte, l'ufficiale di stato civile può rilasciare l'autorizzazione al seppellimento o alla cremazione.
Termini di presentazione o invio
La dichiarazione di morte o la trasmissione dell'avviso di morte deve essere resa non oltre le 24 ore dal momento del decesso.
L'ufficiale di stato civile redige l'atto di morte nel momento in cui il dichiarante si presenta a rendere la dichiarazione oppure dopo aver ricevuto l'avviso da parte del direttore dell'ospedale, casa di cura, ecc..
Sia nel caso di dichiarazione resa direttamente all'ufficiale di stato civile, sia nel caso di morte in ospedale per la quale è previsto l'invio dell'avviso di morte, il termine previsto sono le 24 ore, mentre non esiste un termine prima del quale non sia possibile ricevere la dichiarazione di morte, per cui l'ufficiale di stato civile può redigere l'atto anche poche ore dopo la morte.
Il termine di 24 ore per rendere la dichiarazione di morte (con conseguente redazione del relativo atto) non ammette, dunque, eccezioni, anche se il regolamento di stato civile non prevede sanzioni a carico dell'ufficiale di stato civile che formi l'atto in tempi più lunghi e nemmeno per il direttore sanitario che invii l'avviso oltre le 24 ore.
Tuttavia, al di là dell'aspetto sanzionatorio, è importante rispettare tale termine perché l'atto di morte risponde ad un interesse pubblicistico, quello alla conoscenza dello status di una persona (lo status del deceduto ma anche quello del coniuge che diventerà vedovo/vedova e dei figli), oltre a rivestire un interesse privato. Basti pensare al fatto che il coniuge e/o i familiari del defunto potrebbero avere necessità di documentare l'avvenuto decesso al fine di tutelare interessi patrimoniali o altro tipo di interesse giuridicamente rilevante.
Documentazione
- Certificato di decesso compilato dal medico curante o dalla guardia medica su apposito modulo che attesti l'avvenuto decesso e la causa di morte.
- Certificato di accertamento di morte compilato dal medico necroscopo.
- Scheda di morte (Modello ISTAT D/4) compilato dal medico curante nella parte riguardante le cause del decesso.